La moda uomo rappresenta un settore che nel corso di anni recenti ha conosciuto una crescente evoluzione, grazie alla presenza di marchi sempre più in grado di interpretare i gusti e le esigenze di un consumatore maschile attento al proprio stile.
Da questo punto di vista, le occasioni per i brand di moda uomo sono molte per coloro che dimostrano di saperle cogliere. Dalle collaborazioni con gli influencer che hanno sostituito i modelli e consentono un approccio più immediato con i propri prodotti, fino alle esperienze d’acquisto online, all’insegna della personalizzazione massima. Proprio questo tema, quello della capacità di dimostrarsi flessibili nell’intercettare le richieste di personalizzazione di un determinato capo possono porre delle sfide interessanti per i brand di moda maschile. Mettiamo ad esempio il caso di clienti già acquisiti, che si relazionano con un marchio con il quale hanno sviluppato una relazione e a cui chiedono se l’assortimento dei prodotti proposti include anche articoli particolari. Qualora l’azienda in questione si trovasse sprovvista di questi prodotti, ha davanti a sé una buona opportunità per rispondere prontamente a una domanda concreta.
La soluzione è il brand licensing, ovvero la possibilità di cedere in licenza il proprio marchio per produrre gli articoli in questione. Basta dare uno sguardo alla pagina dei marchi in licenza di Brand Oasi per capire come la scelta sia piuttosto variegata anche per la moda maschile, con nomi e marchi di tutto rispetto.
Oppure, per rendere più semplice comprendere il meccanismo, basta pensare alle squadre sportive, che concedono in licenza loghi, immagini e nomi alle aziende manifatturiere per consentire ai propri fan di indossare con orgoglio una maglietta o un cappello della propria squadra del cuore. Da questo semplice esempio è facile capire quali sono le opportunità da entrambe le parti per far crescere il proprio business. Approfondiamo di seguito in cosa consiste il brand licensing, nonché come e quando sfruttarlo al meglio.
Cos’è il brand licensing e quando può essere utilizzato?
Sarà capitato a tutti di imbattersi in marchi onnipresenti, che sono molto facili da trovare un po’ ovunque, e fare il confronto con altri, la cui disponibilità è più scarsa.
La differenza è nel brand licensing. Come la Disney non produce in autonomia ogni articolo del proprio merchandising, anche altre aziende della moda uomo concedono i diritti a parti terzi di utilizzare i propri marchi.
Il brand licensing è in sostanza un accordo legale attraverso il quale una terza parte prende a noleggio l’uso del marchio e di tutto quello che vi è associato. Nella sua forma essenziale, consiste in un contratto che permette a una ditta di usare un marchio registrato di un’altra. Un accordo di licenza del marchio prevede nel dettaglio tutti gli aspetti in cui le due aziende collaborano. Il caso più semplice è quello della società che compra i diritti di licenza e paga una percentuale di ogni vendita a coloro che li hanno ceduti.
A tutti gli effetti dare in licenza un marchio vuol dire avviare una partnership a livello di marketing, che permette di raggiungere un pubblico più ampio. Attraverso il brand licensing, un marchio può prosperare ed espandersi in modo strategico, attraendo un target più ampio in termine di stile di vita, fascia demografica e area geografica.
Quando conviene chiedere o dare “in affitto” un brand?
Per tutti coloro che sono interessati a livello aziendale a mettere il proprio marchio in affitto oppure in vendita nell’ambito della moda uomo, gli scenari sono sorprendentemente meno complessi di quanto potrebbe apparire ad una prima analisi, grazie alla crescente diffusione di questo tipo di accordi. A seconda degli obiettivi di business specifici che ci si propone di raggiungere, potrebbe risultare davvero conveniente concedere in leasing i diritti a un altro marchio, spesso più strutturato.
Quando applicato correttamente, il licensing del marchio può costituire un enorme beneficio per entrambi gli attori coinvolti. Dal riuscire a coinvolgere un pubblico completamente nuovo fino al guadagno di un valore incrementale, sono innumerevoli le potenzialità di espandere il proprio business, sia per il licenziatario che per il licenziante. Ecco perché è un accordo così comune nel mercato contemporaneo. Per quel che riguarda il fashion uomo, può convenire dunque a una piccola azienda di uno dei nostri distretti del made in Italy d’eccellenza, come quella calzaturiera della Riviera del Brenta nel veneziano. Qui sono molte le piccole e medie imprese che vantano un know-how notevole, a fronte di brand awareness e capacità distributiva scarse, che decidono di stringere accordi con i grandi marchi dell’alta moda nazionale e internazionale per produrre articoli di qualità che arriveranno sugli scaffali del lusso di tutto il mondo.
Chi regola gli accordi di licenza?
Esistono svariati modi in cui un contratto tra parti come questo può regalare un impulso positivo ad entrambe le attività commerciali. Per muoversi nella maniera più adeguata, tuttavia, è molto importante rivolgersi a coloro che per professione si occupano di regolare questi rapporti, ossia le agenzie di brand licensing, che possono aiutare a districarsi in ogni aspetto di questo contratto di partnership e mediare con efficacia, garantendo che tutti gli interessi vengano preservati.
Con un accordo di licenza del marchio, in qualità di chi concede i diritti, riceverai delle royalties, che possono aggiungere valore incrementale e diversificare le opportunità di revenue. La concessione di licenze per il marchio può aiutare un brand molto famoso a proteggere la proprietà intellettuale dai contraffattori e quindi il prestigio stesso associato al nome, ma anche la piccola azienda d’eccellenza a entrare in contatto con una rete distributiva enorme. Le ultime notizie nel mondo della moda uomo permettono di capire come le opportunità siano molte, basta saperle cogliere affidandosi ai partner corretti.